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CAFÈ DEL PORTO
tratto da “Il raccolto dei silenzi distratti” di Fabrizio Carta
con Stefano Farris, Cristina Racca, Giulio Landis
musiche Stefano Rachel
regia Giulio Landis
Produzione Antas Teatro
Lo spettacolo si svolge all'interno di una sorta di Cafè letterario di fine ottocento. L’ambiente interno, infatti, con le sue dinamiche, tende a riprodurre una situazione che invita lo spettatore a rivivere particolari emozioni che si potevano ritrovare solo in quel periodo.
Frequentare i cafè di quel periodo voleva dire immergersi, confrontarsi ed essere coinvolti da un ambiente assolutamente unico, animato da una diversità di artisti.
Frequentare il Cafè del porto, vuol dire quindi confrontarsi con degli attori, con un musicista, con una cantante e con un poeta, in un clima di immediata comunicazione, che riporta al clima goliardico e fantasioso di quel periodo storico .
Il tema della serata è un viaggio dentro il sentimento “Amore”, alla ricerca della parola chiave per scoprirlo, capirlo e viverlo fino in fondo.
Rabbia, dolore, dolcezza sono alcuni degli aspetti che accompagnano la traccia dello spettacolo e che si dipana attraverso poesie recitate, cantate e musicate in maniera decisamente informale.
Uno dei frequentatori abituali del locale è appunto il poeta, che ha fatto del Cafè il suo studio ed il suo luogo di lavoro, dove cerca l’ispirazione per scrivere e scoprire, aiutato dagli altri personaggi e dal pubblico, le risposte alle domande che l’argomento “amore” stimola.
Ogni persona del pubblico è dunque parte attiva dello spettacolo, in quanto assume il ruolo di avventore del cafè.
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