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Cuncambias – Festival di Cultura Popolare

XVIII edizione

Gli invincibili

Storie per attraversare il tempo

San Sperate, dal 28 luglio  al 1 agosto 2021

Cuncambias compie diciott’anni in pandemia e, come ogni maggiorenne che si rispetti, prova a fare i conti con sé stesso, la sua storia, il suo presente e il suo futuro. Azzardare analisi del genere, in momenti come quello che tutti stiamo vivendo, significa riflettere in profondità sulle proprie aspirazioni, modelli, figure di riferimento. Su cosa ci abbia formato e fatto diventare le persone e i progetti che siamo, e per quali valori e convinzioni si è pronti a battersi, a combattere, a rischiare di cadere. Ecco, è rimuginando sul perdere e sul vincere che è arrivato all’improvviso il ragionamento sull’invincibilità (mutuato anche da un bellissimo spettacolo di Erri De Luca e del mai troppo compianto Gianmaria Testa e, per li rami, dal Don Chisciotte): a ricordarci che, se si vuole che qualcosa del proprio operare rimanga a lungo, si deve diventare invincibili. Non vittoriosi, non vincenti (perché alla fine non si tratta mai di vincere o perdere), ma invincibili.

Invincibili, come coloro che, colpiti e abbattuti dalle avversità e dai colpi (veri e metaforici) della vita, si rialzano, si scrollano la polvere di dosso e procedono imperterriti verso ciò che ritengono giusto. Come Don Chisciotte, per l’appunto, che le prende da tutti, perfino dai mulini a vento, eppure non smette di cercare la sua Dulcinea e di affrontare per lei tutte le prove del mondo. O come il nostro conterraneo Antonio Gramsci, che per le proprie idee mise in gioco la vita, diventando anche per questo il faro illuminante che oggi è. Oppure pensiamo all’invincibilità di una donna come Joyce Lussu, che non smise mai nemmeno per un secondo nell’arco della sua incredibile vita di essere per tutti un esempio di coraggio, di intelligenza, di pratica politica.

Ma invincibili non sono solo gli uomini e le donne; lo sono le idee di giustizia e di libertà, soprattutto quando nascono come esigenze di popolo; lo sono le lingue, le storie e le culture che, anche quando non scolarizzate, resistono nella pratica e nelle abitudini delle persone; lo sono i personaggi di fantasia come Don Chisciotte che, quando superano le correnti gravitazionali – per dirla come un altro grande scomparso recentemente – del tempo e dello spazio diventano più vivi dei vivi, più forti dei forti. Invincibili, appunto.

Insomma, non sappiamo se sono altri diciotto, o ventotto, o millecentoventotto, gli anni di Cuncambias che ci aspettano, ma sappiamo che per resistere, occorre diventare invincibili, e più siamo, meglio sarà. Ma questo, a Cuncambias, grazie a voi, l’abbiamo capito da molto tempo. Vi aspettiamo.

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